Incontro con l'assessore Maran e gli host di Milano
Airbnb ha organizato questo incontro e OspitaMI era presente e parte attiva nel porre le domande all'assessore Maran.
Qui riportiamo il testo del post sul suo porfilo facebook di oggi, 21 gennaio.
"Esattamente un anno fa avevo lanciato un tema politico importante: se a Milano ci sono 100mila case in affitto e 20mila venivano riservate ai turisti tramite piattaforme, avevamo un problema che si riversava sul costo degli affitti per famiglie, lavoratori e studenti.
Oggi il mondo è cambiato, chi affittava quelle case ha minori introiti e deve ripensarsi, così come la stessa piattaforma più importante, Airbnb, deve aggiornare i propri servizi.
È da questo dialogo che è nata l'iniziativa di martedì dove ci siamo incontrati online con Airbnb e i suoi host per ragionare di come agevolare chi vuole spostarsi dall'affitto turistico verso soluzioni di medio termine, magari meno redditizie per loro ma più sicure come introiti e che possano aiutare a contenere il costo degli affitti a Milano.
Significa, lato Comune di Milano, lavorare sul canone concordato tramite la piattaforma www.milanoabitare.org che verrà aggiornata come gestione, cercando di estendere parte delle tutele, ad esempio in caso di mancato pagamento dell'affitto, anche a chi non applica il canone concordato.
Ma significa pure per Aibnb offrire nuovi servizi per aiutare a registrare i contratti oltre i 30 giorni (che van depositati presso l'Agenzia delle Entrate) e facilitare le ricerche per chi chiede permanenze medie e lunghe.
Significa anche offrire all'affitto di medio periodo quella garanzia che è la vera forza di Airbnb: la fiducia tra host e ospite che spesso allontana i proprietari da affittare a medio e lungo termine.
Insomma dalla crisi devono nascere opportunità che sviluppano anche attraverso il dialogo perché l'abitare è uno dei grandi temi dei prossimi anni. Le istituzioni devono essere più dinamiche, e ci stiamo provando, le piattaforme che hanno rappresentato l'innovazione dello scorso decennio possono implementare servizi nuovi adatti al prossimo.
Qui l'articolo del Corriere della Sera